Un blog che parla di green economy lontano dalle cronache ufficiali e dai comunicati aziendali. Le storie del mondo green raccontate da un altro punto di vista.

Presentato a Milano l’Osservatorio Permanente sull’energia istituito da GDF Suez Italia in collaborazione con The European House-Ambrosetti e il Politecnico di Milano. 

Italiani ancora troppo poco informati ma molto interessati al tema dell’innovazione”. E’ questo uno dei dati emersi dall’indagine demoscopica condotta da ISPO su “Le opinioni e gli atteggiamenti delle famiglie italiane verso alcune soluzioni di innovazione energetica”. Agli italiani piacciono i temi ambientali e il 90% si dice disposto ad adottare comportamenti di risparmio energetico perché, dicono, potrebbe ridurre il peso della bolletta. Il fattore ecologico è predominante per l’89% degli intervistati che associa anche l’innovazione energetica alla possibilità di lasciare un pianeta migliore alle prossime generazioni. Al secondo posto (85% degli intervistati) viene il fattore economico, cioè ridurre il peso della bolletta e approfittare degli incentivi per effettuare ristrutturazioni di una certa importanza.

Il risparmio dell’energia è quindi un’opportunità che però, come spesso succede, si scontra con la reale percezione del problema. Una famiglia su due, secondo l’indagine presentata stamattina da Renato Mannheimer, ha l’impressione di non saperne abbastanza su quali sono le soluzioni pratiche; per il 73% sono i doppi vetri o i serramenti, per il 63% l’illuminazione tramite LED e, a seguire, gli impianti fotovoltaici, quelli solari termici, le caldaie ad alta efficienza e, all’ultimo posto (21%), i sistemi di domotica.

A parole quindi il risparmio interessa ma se si va ad indagare quale è il livello di consapevolezza, la strada da fare è ancora tanta.

Eppure, secondo i dati dell’Osservatorio permanente sull’energia, i benefici non dovrebbero mancare. Una famiglia italiana adottando soluzioni innovative potrebbe risparmiare tra il 21 e il 34%, oltre a ridurre del 10% le emissioni di Co2 e ridurre del 40% la dipendenza energetica del settore retail al 2020.

Ma quali sono le soluzioni possibili per passare dalle parole ai fatti?

Secondo il Politecnico di Milano esistono già delle soluzioni innovative per risparmiare energia negli edifici, tra cui le tecnologie per il controllo solare, come ad esempio le chiusure vetrate e le schermature solari. Anche l’approccio integrato, la cosidetta “Energy Community”, ossia un insieme di utenze che decidono di adottare comportamenti virtuosi dal punto di vista energetico, potrebbe portare importanti risultati sul fronte del risparmio.

“Soluzioni che”, ha spiegato Aldo Chiarini, Amministratore Delegato di GDF Suez Energia Italia, “esistono già e che, se adottate efficacemente, avrebbero un impatto positivo sul sistema paese: 1 euro di minor costo energetico significherebbe 2 euro di maggior domanda interna”.

Ed è proprio dal mercato interno che, secondo il già Ministro dell’Ambiente Corrado Clini, intervenuto nella prima parte della mattinata, “bisogna ripartire”. “Le nostre aziende”, ha dichiarato Clini, “devono diventare competitive nel mondo ed è inutile continuare a ragionare solo ed esclusivamente in termini di target e di incentivi per avvicinarci agli obiettivi europei. Prima dobbiamo definire il quadro di riferimento per capire dove vogliamo andare: gli errori del passato dovrebbero averci insegnato molto”.

Errori che spetterà al prossimo Ministro dell’Ambiente prendere in considerazione anche se, come ha dichiarato lo stesso Clini, “il panorama energetico è ormai completamente cambiato”. Si fa strada quindi una nuova opportunità che vede coinvolti in prima persona soprattutto i consumatori e la loro capacità di adottare soluzioni nuove. Soluzioni che, ha proseguito Aldo Chiarini, “dovranno necessariamente percorrere due strade: la semplificazione e quindi la comprensione dei benefici e la garanzia sui risultati. Per un utente è importante risparmiare ma è anche importante capire quali sono i vantaggi in termini di comfort”.

Alla comunicazione  spetta allora un ruolo importante. E su questo tema GDF Suez, oltre alla creazione dell’Osservatorio Permanente, ha destinato risorse e competenze: EnergYnnovation sarà una vera  e propria piattaforma multimediale che adotterà un linguaggio semplice e comprensibile a tutti per promuovere spunti, studi e ricerche sul tema dell’energia.

Un tema complesso che potrebbe vedere, per la prima volta, direttamente coinvolti gli utenti: agli operatori l’arduo compito di convincerli e conquistarne la fiducia. E questa volta, con una coperta corta, anzi cortissima, non dovrebbero esserci incentivi a supportarli. O almeno si spera.

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