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A Firenze si scopre il carpooling. Un fenomeno “sotto traccia” di quotidiana sopravvivenza per non farsi prosciugare le tasche dal caro benzina. 

Da Firenze
Anche a Firenze, come nelle altre città d’Italia, l’attività lavorativa è ripresa a pieno ritmo ma il traffico cittadino pare – almeno per il momento – essere diminuito.  Per Firenze Parcheggi che ha visto calare del 25% l’affluenza nei propri silos è un dato negativo, per l’aria della città un po’ meno. Soprattutto se, ad oggi, le auto che circolano sono calate del 7%.

Un fenomeno di quotidiana sopravvivenza a fronte del caro benzina degli ultimi mesi (la Toscana è una delle regioni dove fare il piano costa di più) che ha portato anche su strade e autostrade (secondo Autogrill e la società Autostrade) il 10% di auto in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

I fiorentini sono quindi corsi ai ripari lasciando a casa l’auto o, come consigliano Palazzo Vecchio e Anci, utilizzando di più i mezzi pubblici e il carpooling per raggiungere il luogo di lavoro. Spinti da sacrosante motivazioni economiche ecco che diventiamo un po’ più attenti con buona pace della qualità dell’aria. Un po’ come per l’uso dell’energia dove a fronte del caro bolletta ci ricordiamo di spegnere una luce in più o di usare un elettrodomestico in classe A.

In Toscana comunque, al di là dello spirito di iniziativa dei cittadini, stanno già correndo al riparo per far fronte al caro carburante. Dal primo di ottobre si pagherà la benzina cinque centesimi in meno perchè sparisce  l’accise regionale introdotta a gennario per pagare i costi delle zone alluvionate dell’Elba e della Lunigiana (nel frattempo si sono aggiunti i 2 centesimi per i terremotati dell’Emilia). Il Presidente della Regione, Enrico Rossi, è riuscito ad intascare da parte delle compagnie petrolifere la garanzia che verrà applicata la diminuzione di costo ad ogni pompa di rifornimento.

Nel frattempo mentre gli automobilisti di tutta Italia rimangono orfani dello sconto del fine settimana, si guarda – per chi può – Oltralpe. In Francia il presidente Hollande ha mantenuto la promessa elettorale e ha abbassato il prezzo fino a 6 centesimi al litro. Il tutto equamente ripartito tra Stato e compagnie.