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Nel 2013 la domanda energetica nazionale calerà del 5,1%: siamo i più cari d’Europa

Bolletta-EnelIl settore energetico è in difficoltà e le previsioni non lasciano ben sperare. Nel 2013 la domanda energetica nazionale è destinata a scendere ancora e si stima possa raggiungere il -5,1%“.  A questo dato si aggiunge l’eccessivo costo dell’energia elettrica: la bolletta delle aziende italiane è più cara di un terzo rispetto agli altri Paesi europei. A tracciare il quadro all‘Adnkronos è Nicola Tosto, presidente di Federmanager Roma, che insieme all’Aiee (Associazione italiana degli economisti dell’energia), ha realizzato lo studio, ‘Vincoli allo sviluppo e alla competitività’ presentato oggi alla Facoltà di Ingegneria di Roma Tre.

In relazione alla domanda di energia il rapporto rileva che si passerà dai 184,2 milioni di Tep del 2011 ai 174,8 del 2013. Le principali problematiche energetiche che l’Italia si trova a dover affrontare sono due: sicurezza dell’approvvigionamento e compatibilità economica dello stesso. Secondo Tosto ”occorre diversificare le fonti di approvvigionamento con il giusto mix mettendo da parte le ideologie”.

Il settore delle rinnovabili, ad esempio, ”è da incentivare ma gli incentivi, così come costruiti, sono eccessivi e non hanno avuto ricadute significative sulla nostra economia. In Italia, purtroppo, viviamo troppo di slogan”. E intanto la bolletta è salata: l’aiuto allo sviluppo delle fonti rinnovabili ha ormai superato i 10 miliardi di euro all’anno. In generale lo studio Federmanager Roma-Aiee indica come dal 2000 al 2012 la fattura energetica sia passata da 37 a 64 miliardi di euro, con un’incidenza del 4,5% del Pil.

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