Un blog che parla di green economy lontano dalle cronache ufficiali e dai comunicati aziendali. Le storie del mondo green raccontate da un altro punto di vista.

Domani, domenica 20 novembre, il premio alle aziende che rispettano i principi del circolo virtuoso della sostenibilità

Fino a domani sera al Superstudio Più di Milano (via Tortona 27) si potrà visitare l’ezione Winter di Change up! Scelgo io,  il salone temporary shop che propone un nuovo modo di vivere l’inverno e il tempo delle feste. Al motto di “sostenibile è bello” l’evento, a ingresso libero dalle 10.00 alle 19.00, è un’interessante vetrina di prodotti per l’arredamento, per il food, per il beauty, per l’abbigliamento, naturalmente tutti all’insegna della sostenibilità senza trascurare qualità e ricerca.

“La strada delle sostenibilità”, secondo gli organizzatori, “è una necessità per tutti che non dobbiamo vivere come rinuncia, bensì come scoperta di nuove possibilità. Una strada obbligata che offre nuove opportunità per ridisegnare le modalità di produzione, distribuzione e consumo”. “Il mercato”, proseguono i promotori di Change up, “ha finalmente recepito questo cambiamento”. Secondo i dati ICEA, Istituto Certificazione Etica e Ambiente, dal 2009 al 2010 i consumi “green” sono cresciuti del 35% riscontrando un segno più rispetto a qualsiasi altro settore.

L’impatto e i consumi energetici dell’evento, a cui parteciperanno un migliaio di persone, sarà compensato con progetti di mini idroelettrico certificati in Turchia grazie a Obiettivo meno, un marchio della società di consulenza  E-Cube . “La compensazione della Co2”, ha spiegato Aldo Iacomelli di E-Cube, “che per questi tre giorni dell’edizione Winter di Change up sarà di un centinaio di tonnellate, è una delle strade che proniamo, insieme alla riduzione dei rifiuti e ai consumi di energia, per orientare le aziende verso la sostenibilità. Progetti concreti attraverso i quali si possono ridurre i costi, ridurre l’ impatto ambientale, rispettare le normative vigenti e, perché no, aumentare la propria reputazione e immagine verso gli stakeholders”.

Tutti i prodotti presenti all’edizione Winter Change up! concorrerranno per il premio C2CN  grazie a Best up, il partnership italiano scientifico del Cradle to Cladle Network che si propone di promuovere una progettazione il più possibile eco-efficace. Designer e imprese devono pianificare la fine vita di un prodotto così da evitare il più possibile rifiuti inutili, difficili da smaltire. Alla base del principio C2CN la valorizzazione delle risorse locali, l’introduzione di processi industriali ecologici, l’uso di fonti energetiche rinnovabili e la promozione della diversità biologica.

Un momento di Change up, ieri a Milano. Foto di Federico Simone

E, proprio nell’ottica del “nulla si disperde ma tutto si ricicla” che a Change Up espone Vipot, azienda bergamasca che propone colorati vasi fatti con lolla di riso, biodegradabili al 100%.Come spiega Marco Baudino, Mr. Vipot: “la lolla di riso è il guscio esterno di riso ricavato come scarto dalla sua raffinazione che, tritato e amalgamato con un impasto naturale, diventa prodotto Vipot. Ci sono varie soluzioni che si adattano alle dimensioni delle piante: da quelle che durano da un anno a ventiquattro mesi, i cosidetti vasi tecnici, praticamente delle nursery che accudiscono il seme, a quelli decorativi dove vengono messe le piante una volta cresciute. Una sorta di matrioska virtuosa, quasi infinita, che riporta il prodotto a energia e, da energia ritorna prodotto. I vasi infatti, una volta a fine vita, vengono smaltiti in un impianto a biogas senza avere scarti e vasi in plastica da gettare e smaltire”. “I prossimi passi di Vipot”, secondo Baudino, “oltre alla produzione su larga scala, saranno il food packaging”. “Il nostro vaso”, conclude Mr Vipot, “potrà probabilmente diventare un contenitore per yogurt. Su questo, in collaborazione con altre realtà produttive anche straniere, stiamo sviluppando dei progetti”.

Riciclo e impatto zero anche per Banca Popolare di Milano, tra gli sponsor dell’evento, presente al Superstudio di Milano con il progetto “Questione di gesti”. 485.000 bicchieri di plastica utilizzati ogni anno nella mense aziendali di BPM, invece di riempire camion di spazzatura, rinascono a nuova vita. La plastica, raccolta negli appositi contenitori presenti nelle sedi BPM e, per l’occasione anche presso lo stand di Change Up, viene riciclata e trasformata in penne, contenitori, panchine e cestini da giardino.

“Questione di gesti” è un progetto che dà continuità al percorso “ambientalmente responsabile” iniziato tra i primi da Banca Popolare di Milano che dedica da tempo importanti risorse a progetti di riforestazione. “Il nostro centro servizi, a Milano vicino al pio albergo Trivulzio”, ha spiegato Gianfranco Argentin, capo settore economia civile area terzo settore, “è il nostro fiore all’occhiello a cui siamo particolarmente affezionati. E’ un piccolo giardino bonsai, vicino a un’altra area verde illuminata grazie al nostro impianto fotovoltaico”. “Testimonianza del nostro impegno”, prosegue Gianfranco Argentin, “è  anche il “Bosco BPM”, un’ampia area del Parco Nord Milano riforestata dalla banca grazie alle diverse attività di compensazione”.

Fino al 20 novembre – CHANGE UP – Superstudio Più – Via Tortona 27 – Milano

Per informazioni: ww.changeup.it o info@changeup.it