Un blog che parla di green economy lontano dalle cronache ufficiali e dai comunicati aziendali. Le storie del mondo green raccontate da un altro punto di vista.

L’indagine di Ecolamp sui comportamenti degli italiani verso l’utilizzo delle isole ecologiche

“Differenziare con le isole ecologiche: gli Italiani tra pensiero e azione”, è questo il titolo della ricerca realizzata dall’Istituto Nextest per conto di Ecolamp,  il Consorzio per il recupero e il trattamento delle lampade fluorescenti esauste, presentata questa mattina  alla stampa nell’ex convento barocco, la Residenza di Ripetta, in pieno centro a Roma.

Secondo l’indagine, gli Italiani conoscono bene le isole ecologiche e le utilizzano: il 56,6% sul totale popolazione sa com’è fatta e a cosa serve un’isola ecologica e, il 32% l’ha utilizzata almeno una volta negli ultimi 12 mesi. .

Va ancor meglio quando si parla di quali tipo di rifiuti possono essere smaltiti presso l’isola ecologica che, per il 31,5% degli intervistati, fornisce comunque un buon servizio. Parere favorevole viene dato su come orientarsi all’interno, su come si viene accolti dal personale e sulla fruibilità (vicinanza alla propria abitazione e orari di apertura).

La raccolta differenziata dei rifiuti è, per gli italiani, ormai un’abitudine quotidiana anche se risultano conosciute dalla maggior parte del campione solo le tradizionali raccolte di carta, plastica, alluminio e vetro e, per alcuni, i rifiuti umidi.

Fare la raccolta differenziata è quindi un’impegno che tutti dobbiamo assumerci anche se non mancano le resistenze dovute soprattutto alla mancanza, tipicamente italiana, di come viene effettivamente fatta la raccolta differenziata e, per alcuni, il fatto che sia obbligatoria.

Un dato importante che emerge dalla lettura dell’indagine è la  necessità di un sostegno ai cittadini in termini informativi ed operativi.  Su questi aspetti di criticità è quindi importante l’impegno dei Consorzi, al fine di contribuire ad un reale cambiamento culturale che possa successivamente tradursi in comportamenti concreti.

Le lampadine a basso consumo esauste rappresentano ancora una tipologia di rifiuto da differenziare poco conosciuta: solo il 17,3% della popolazione sa che è possibile farne la raccolta differenziata.

Tra gli italiani che dichiarano di conoscere le isole ecologiche, il 9,3% sa che qui possono essere smaltite le lampade a basso consumo esauste e, tra coloro che si sono recati all’isola ecologica almeno una volta negli ultimi dodici mesi, il 6,5% ha anche messo in pratica questo comportamento. Queste percentuali rappresentano un dato positivo per il Consorzio Ecolamp che dal 2008 ha raccolto quasi 3.000 tonnellate di lampade fluorescenti esauste, rifiuti pericolosi in quanto contengono una piccola quantità di mercurio, da trattare correttamente poiché nociva per l’ambiente. Il 42% delle lampade raccolte dal Consorzio proviene proprio dalle quasi 1.700 isole ecologiche servite in tutto il territorio nazionale.

Ulteriore risultato degno di nota è quello rappresentato dal 90% degli Italiani che, se informato e sensibilizzato sul tema, si dichiara propenso a differenziare le lampade a basso consumo esauste, portandole all’isola ecologica più vicina o restituendole presso qualsiasi punto vendita al momento dell’acquisto di quelle nuove. Quest’ultima modalità, nota come “ritiro 1 contro 1”, pur essendo obbligatoria per la Distribuzione (DM 65/10), risulta ancora utilizzata solo dal 15% del campione rappresentativo della popolazione italiana.

“Come dimostrano questi dati – ha spiegato Fabrizio D’Amico, Direttore Generale di Ecolamp – la corretta informazione dei cittadini è un fattore determinante per il decollo della raccolta differenziata delle sorgenti luminose esauste e per far sì che questo comportamento possa diventare una prassi comune e abituale per tutti”.

A tal proposito – ha proseguito D’Amico – il nostro Consorzio si è da sempre impegnato in campagne di comunicazione rivolte ad amministrazioni pubbliche, imprese, cittadini e scuole, con progetti come la mostra polisensoriale Lamp&Rilamp, che in 3 anni ha toccato 31 piazze italiane e ha raggiunto oltre 40.000 visitatori; la partecipazione al Carnevale di Venezia; la campagna pubblicitaria “Non è il solito Bidone” pianificata sulle maggiori testate italiane; la partnership con Mondadori attualmente in corso che prevede, parallelamente a una forte presenza sui media tradizionali e online, la distribuzione presso tutte le librerie del circuito di un milione di shopper personalizzate con il vademecum Ecolamp sulla raccolta differenziata delle lampade a risparmio energetico”.