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“McDonald’s crede negli italiani”: la nuova campagna del gigante americano arriva in televisione…per farci riflettere

frame2-288x161Un bagno nella realtà!. E’ questo il nuovo spot di McDonald’s dove sono le persone a raccontare l’azienda e soprattutto dove è un’azienda americana a metterci di fronte a quanto sta accadendo nel nostro paese. Lo spot, pur non proponendo nulla dal punto di vista creativo, ci restituisce un messaggio importante ed attualissimo: si può creare occupazione credendo in quello che si fa e soprattutto, investendo sulle proprie risorse umane.

Al di là della reputazione di un’azienda come McDonald’s (su come può trattare o aver trattato i proprio dipendenti nel mondo), è giusto e doveroso notare che mentre noi “pensavamo ai problemi” loro – pur essendo nati in America –  i problemi li risolvevano. Quantomeno non licenziavano. Perchè, recita lo spot realizzato da TBWA Italia “credono nelle competenze e capacità degli italiani, scegliendo di collaborare con aziende italiane che rappresentano l’80% dei suoi fornitori. Per questo 24.000 italiani lavorano per McDonald’s, perché McDonald’s crede in loro”.

La cosa triste è che questo “credere in loro” ci arriva da un’azienda che non è italiana.  Dal mondo imprenditoriale di casa nostra, al di là delle grandi campagne di storytelling dove si sprecano i racconti di quanto siamo stati bravi e di quanto lo saremo in futuro,  nessuno ha mai messo in primo piano i lavoratori e la creazione di posti di lavoro con dei casi concreti.

Del resto, tra le realtà aziendali di casa nostra, chi oggi può poter dire di aver creduto fino in fondo nelle proprie capacità e in quelle dei propri collaboratori? Crisi o non crisi? Pochi, troppo pochi sono riusciti a ritrovare quella voglia di fare che ha caratterizzato la nostra classe imprenditoriale nell’immediato dopoguerra. E’ vero, il contesto è cambiato, ma le nostre capacità sono sempre quelle. La cosa che abbiamo perso è quello di crederci fino in fondo.

E’ molto più facile sognare pensando alla “Grande bellezza” che si guadagna il Golden Globe o forse il Premio Oscar, e lasciare agli americani il racconto dei fatti. Forse dovremo a  imparare da loro perchè un po’ di sano pragmatismo può aiutare a risolvere i problemi. Del resto anche la trasparenza è responsabilità sociale d’impresa e, pur non essendo la reputazione di McDonald’s tra le migliori del mondo, è sicuramente brava a convincerci del contrario.

 

 

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