Un blog che parla di green economy lontano dalle cronache ufficiali e dai comunicati aziendali. Le storie del mondo green raccontate da un altro punto di vista.
Dal sondaggio di alfemminile.com , il sito web dedicato al mondo femminile che conta quasi 5.000.000 di utenti unici al mese, emerge che le donne italiane sono attive nel eco-gesti quotidiani, preferendo prodotti bio e comportamenti ecosostenibili, dal risparmio energetico alla raccolta differenziata.

• Il 51% è interessata e partecipe alla protezione ambientale
• Il 56% sceglie alimenti biologici
• L’86% è abituata a fare la raccolta differenziata in casa
• Il 74% cerca consigli pratici su come condurre una vita ecosostenibile

Ambiente: Una questione da affrontare…ora.Analizzando le risposte del campione intervistato, risulta che una donna su due (51%) considera la protezione dell’ambiente un problema che riguarda tutti e ritiene che ognuno dovrebbe impegnarsi in prima persona per trovare delle soluzioni valide. Il 37% delle intervistate è convinto che è arrivato il momento di agire, perché la questione ambientale rappresenta un’urgenza per tutto il pianeta. Solamente un 1% è disinteressato all’ argomento.
Una grande maggioranza (61%) avverte la necessità di denunciare lo scarso impegno delle potenze mondiali per risolvere i problemi legati all’ecologia. Le energie rinnovabili restano la preoccupazione numero uno in materia per il 58% che chiede al governo di dare priorità al loro sviluppo. Una donna su due (49%) dichiara di essere sempre stata una sostenitrice della causa ecologista, e per questo motivo voterebbe per un partito “verde” alle prossime elezioni. Il 31%, però, pur condividendo le idee ecologiste, non voterebbe per loro.

Alla domanda “quali sono, secondo te, i settori di attività che fanno più sforzi in materia di sviluppo sostenibile?”, l’energia rappresenta il settore più virtuoso per il 30%, a pari merito con l’agricoltura (30%). Seguono i produttori di elettrodomestici (25%) con le soluzioni di ecoincentivi e categorie A, A+ e A++ . I settori più indietro risultano essere le compagnie aeree, l’industria hi-tech (tv, cellulari), la grande distribuzione e l’industria farmaceutica. Questi vengono apprezzati per gli sforzi “green” da una minoranza del 3-4%.

Educazione e sensibilizzazione: quanto ne sai?
Proteggere l’ambiente: si tratta di una causa persa, una moda passeggera o una fonte di stress? Le tematiche “green” sono spesso argomento privilegiato dei media. A ben vedere, però, un terzo delle intervistate (32%) crede di non essere sufficientemente informata sulle attuali problematiche ambientali, ed è convita che se lo fosse maggiormente potrebbe anche fare di più per l’ambiente. Dall’altra parte, il 27% si dichiara persino “troppo” informata sulla questione e si sente in colpa quando non segue un comportamento corretto, per esempio se non spegne la luce quando esce da una stanza. Il 27% ancora, conosce i problemi ma in maniera sommaria.

Il 74% delle intervistate vorrebbe ricevere più consigli pratici su come rispettare l’ambiente nei gesti quotidiani. Il 49% è interessata ad avere maggiori informazioni sui prodotti in commercio, il 44% cerca ricette naturali per creare in casa prodotti come detervisi o cosmetici non dannosi per l’ambiente, e infine il 25% desidera ricette di cucina biologica.

Consumatrici “green”, cosa entra in casa
Dal sondaggio di alfemminile.com, emerge che le donne italiane hanno modificato le proprie abitudini di spesa, da un lato, prestando attenzione ai consumi energetici di elettrodomestici e automobili, e quindi a un risparmio economico a lungo termine, e, dall’altro, verificando la qualità ambientale dei prodotti che mettono nel carrello, controllandone etichette e marchi.

Nei propri acquisti “bio” il 56% sceglie alimenti biologici, il 49% si rivolge al mercato dei cosmetici naturali e il 46% preferisce detersivi e prodotti per la casa che non danneggino l’ambiente. Il 58% delle donne italiane dichiara di essere la responsabile di acquisti bio in famiglia mentre il 19% divide la responsabilità con il proprio compagno.

La dimensione ecologica entra in gioco di fronte all’acquisto di diversi prodotti di uso quotidiano o meno. Il 54% dichiara di aver valutato la componente “green” nell’acquisto della propria automobile. Il 55% valuta le ripercussioni sull’ambiente al momento di scegliere i detersivi, il 46% si trova davanti alla medesima questione di fronte agli elettrodomestici. Il 43% controlla gli ingredienti dei prodotti per la cura del corpo e make up, alla ricerca di componenti naturali. Ma la grande maggioranza (63%) è attento soprattutto quando si tratta di alimenti.

Per acquistare un prodotto “bio”, un terzo delle italiane (32%) sarebbe disposto a pagare il 5% in più. Un quarto (24%) sarebbe disposto a sborsare fino al 10% in più, mentre il 29% non accetta un sovrapprezzo.

Se il limite maggiore nell’acquisto di un prodotto bio rimane il prezzo proibitivo (indicato dal 72%), una minoranza non sopporta l’atteggiamento fanatico di altri ambientalisti (11%) e le limitazioni che lo stile di vita eco impone alla vita di tutti i giorni (10%).

In tavola prodotti biologici, di stagione e a km zero
Tra le abitudini di spesa delle italiane, sembra consolidarsi quella dell’acquisto di prodotti alimentari biologici. E’ un dato di fatto che i recenti scandali alimentari (mozzarelle blu, batterio killer) hanno fatto riflettere il 74% delle intervistate, che ammette di fare sempre più attenzione a cosa mette in tavola. Il 23% però non vuole cedere alla paranoia, e tenta di non farsi suggestionare troppo dai recenti accadimenti.

L’acquisto di prodotti di origine biologica sembra essere diventato un’abitudine per l’acquisto di frutta e verdura (60%), carne (22%) e pane, pasta, farina e cereali (9%).

Un terzo (34%) ritiene che i cibi biologici siano di ottima qualità anche se, come rilevato in precedenza, il 29% continua a trovarli troppo costosi. Il 28% è convinto che siano i più salutari, dato confermato dal fatto che per il 30% le trasformazioni alimentari (farine animali, OGM) sono dannose e pericolose per la salute. Per il 24% il pericolo deriva dai pesticidi utilizzati in agricoltura, mentre il 27% incolpa la mancanza di controlli sanitari accurati.

Eco-gesti quotidiani
In tema di comportamenti responsabili ed ecosostenibili, per la grande maggioranza delle donne italiane (86%) fare la raccolta differenziata in casa è ormai un gesto automatico, il 78% segne sempre la luce quando lascia una stanza, il 69% chiude il rubinetto sistematicamente mentre lava i denti. A seguire, il 51% utilizza apparecchi a basso consumo energetico e il 42% presta attenzione a non riscaldare eccessivamente gli ambienti domestici. Il 38% delle donne intervistate compra prodotti alimentari di stagione e a Km zero e il 31% predilige i trasporti pubblici per evitare di utilizzare la macchina, se non strettamente necessario.

Una casa a misura di pianeta
Cosa sarebbero disposte a fare le italiane per rendere le loro case più “verdi”? Il 60% delle intervitate si dichiara disposto a installare dei pannelli solari, mentre ancora minime le percentuali di chi vorrebbe installare un riscaldamento geotermico (12%) o un sistema di recupero delle acque piovane (11%).

In conclusione, sembra che, sebbene le azioni che implicano un cambiamento radicale di stile di vita siano più lente ad imporsi, le donne italiane sono già indirizzate sulla buona strada di un comportamento consapevole ed attento, per lasciare un pianeta più vivibile alle generazioni future.