Quattordici aeroturbine, alte 130 metri, per una potenza complessiva di 35MW faranno da sfondo alla città d’arte lucana ritenuta dall’Unesco uno dei siti archeologici più importanti a livello mondiale. La città di Matera “ospiterà” la fattoria del vento che la Marcopolo Engineering Spa prevede di realizzare a Verzellino, a nord della città dei Sassi. La società, secondo quanto riportato dalla Gazzetta del Mezzogiorno di oggi, è la stessa che ha presentanto, in contrada Bersagliera, nel territorio di Montalbano Jonico, sede della riserva del “Geosito dei Calanchi”, una richiesta per l’installazione di altre 9 turbine per 22,5 MW. Il totale dell’impianto, una volta ottenute tutte le autorizzazioni da qui ai prossimi venti anni, sarà di 57,5 MW. Secondo quanto riportato dalla Gazzetta, la Città di Matera beneficierà dal 4 all’8% in moneta (intorno ai 70mila euro all’anno per 20 anni), più alcune realizzazioni di arredo urbano. Alla Marcopolo Engineering, pagati col 7% della bolletta Enel dei cittadini, andranno una marea di soldi in incentivi, più qualche milione di euro all’anno per i due impianti.
Finiti i 20 anni, Enzo Palazzo, autore dell’articolo, si chiede chi smantellerà questi impianti che, tra l’altro, secondo le associazioni ambientaliste non saranno mai realmente collegati alla rete energetica nazionale, dati i problemi di allaccio e recepibilità della rete.
I campi di grano e le storiche masserie vicine a Matera potranno contare su tanta energia pulita e la Basilicata essere tra le regioni d’Italia più all’avanguardia per la produzione di energia da fonti rinnovabili.
Peccato però che al vento andrà anche un patrimonio storico che ha incantato l’Unesco e che tutti ci riconoscono come unico al mondo.
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