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Il Parlamento europeo ha approvato oggi il testo contro le mafie, la corruzione e il riciclaggio con 526 voti a favore, 25 contrari e 87 astensioni

parlamento-europeo1STRASBURGO, 23 OTT –Il 23 ottobre sarà la giornata europea della memoria e dell’impegno per tutte le vittime innocenti delle mafie e della criminalità organizzata.

“Oggi il Parlamento Europeo ha approvato un fondamentale atto di indirizzo politico. Un’impresa che sembrava ardua. Invece, siamo riusciti a portare per la prima volta una battaglia seria contro il crimine organizzato e le mafie in questo Parlamento”. Lo ha detto Sonia Alfano a margine della votazione del Parlamento Europeo con cui è stata approvata la risoluzione della Commissione CRIM (sul crimine organizzato, la corruzione e il riciclaggio di denaro), presieduta proprio dall’europarlamentare siciliana dell’ALDE.

La CRIM, dopo 18 mesi di intenso lavoro – spiega – ha elaborato un testo ambizioso e coraggioso: chiediamo che vengano introdotti in tutti gli Stati membri il reato di associazione mafiosa e di voto di scambio che contempli anche vantaggi immateriali; il regime carcerario 41bis; l’abolizione del segreto bancario; l’esclusione da gare d’appalto per aziende condannate con sentenza passata in giudicato per reati di mafia, corruzione, riciclaggio; la confisca dei beni anche in assenza di condanna e il riutilizzo dei patrimoni confiscati a scopi pubblici e sociali. Abbiamo previsto anche misure relative a incandidabilità, ineleggibilità e decadenza da cariche pubbliche e norme per facilitare l’utilizzo di tecniche investigative speciali, specie in alcuni Paesi che risultano fortemente indietro in tal senso”.

“Io – ha sottolineato in aula Sonia Alfano – credo che oggi questo lavoro vada dedicato a tutte le vittime innocenti della mafia, ai tanti magistrati e uomini delle forze dell’ordine che sono morti in tutti i Paesi europei”. A quanti – aggiunge – sono ogni giorno in prima linea. L’obiettivo è quello di colpire il crimine organizzato in tutta Europa con strumenti efficaci, sulla base dell’esperienza legislativa italiana, che può essere comunque migliorata. Non è stato facile far comprendere ai colleghi inglesi o olandesi, per i quali il furto di un’auto o di una bicicletta è già reato grave, come agiscono le mafie italiane e quali sono gli strumenti per arginare il fenomeno a livello europeo”.