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Convocato al Ministero dello Sviluppo Economico il tavolo per discutere della situazione di Solsonica, produttore di moduli fotovoltaici che ha recentemente avviato la ricerca di un partner strategico per continuare la propria attività

solsonica_14Non meno di tre giorni fa la vertenza Solsonica, produttore reatino di moduli fotovoltaici controllata da EEMS Italia Spa, è approdata sul tavolo del Ministero dello Sviluppo Economico, insieme a quella di Schneider, multinazionale francese. In discussione l’acquisto di Solsonica che, secondo le organizzazioni sindacali, ha al momento tre potenziali acquirenti: Megacell, un imprenditore di Cesena e Gala Holding. Nessuno dei potenziali acquirenti però, secondo una nota trasmessa dal MiSE, ha ad oggi “illustrato in modo compiuto i propri progetti industriali e pertanto si riserva di esprimere una valutazione- se richiesto dai soggetti interessati- solo nel momento in cui sarà messo in condizione di disporre dell’adeguata documentazione”. Dello stesso avviso anche i sindacati che “ritengono indispensabile conoscere il prima possibile i piani relativi. Solo dopo potremo fare una valutazione complessiva delle proposta”,si legge in una nota di Fim, Fiom , Uilm di Rieti e RSU.

Nei risultati finanziari per il primo semestre del 2014 l’azienda aveva dichiarato che la mancata esecuzione dell’accordo di ristrutturazione del debito finanziario con le banche creditrici, «non ha permesso alla controllata Solsonica il reperimento delle risorse finanziarie che le avrebbero permesso di raggiungere maggiori livelli di produzione e quindi di vendita». Per questo l’azienda ha recentemente avviato la ricerca di un partner strategico che abbia un’adeguata capacità finanziaria che le permetta di mantenere operative le proprie attività. Nonostante la difficile situazione finanziaria, EEMS Italia ha dichiarato di voler mantenere “comunque un profilo operativo di fornitura con i principali clienti strategici sia per la copertura del mercato italiano sia per quello estero, con particolare riferimento all’area UK, Germania e Nord Europa”.