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Nel 2008 il 35% degli italiani non voleva il nucleare, oggi è il 78%, Gli ultimi dati Ipsos

foto del libro: La copertina del libroUn racconto avvolgente e preciso del viaggio fatto nella zona del disastro di Chernobyl,quello di Francesco Cataluccio, in Chernobyl (Sellerio, 12 euro). Il tentativo di ridare una prospettiva storica ad un territorio diventato solo radioattività, il grado zero delle future tragedie, come sanno bene oggi a Fukushima in Giappone.

Le oltre 442 centrali nucleare sono in tutto il mondo e, dalla Francia dove oggi ce ne sono una cinquantina, arriva un’altra testimonianza tradotta in italiano nel romanzo di Elisabeth Filhol, La Centrale (Fazi, 12 euro). Il libro è la cronaca, drammatica, di un lavoratore a progetto che si sposta da un’impianto all’altro, finchè il livello delle radiazioni raggiunge il massimo e deve fermarsi per ricominciare da capo. Yann, questo il nome dell’uomo, si racconta come i suoi colleghi, “carne da reattore”.

Di seguito pubblichiamo gli ultimi dati Ipsos su favorevoli e contrari al nucleare italiano. Dal 2008 ad oggi il numero di chi le centrali nucleare non le vuole è cresciuta al 78% (nel 2008 era solo il 35%) mentre i favorevoli sono scesi al 17% (nel 2008 erano oltre la metà del campione, il 51%). Nel 2008 gli indecisi erano il 14%, oggi sono il 5% del campione.

Contrarietà che vale anche per la maggior parte dei votanti PDL (66% del campione) e per la quasi totalità di quelli del PD (90% del campione), su un totale del 78% degli elettori che si dice comunque contrario all’introduzione del nucleare in Italia (astenuti 81%)

Scarica qui l’indagine completa di IPSOS Italiani e nucleare aprile 2011