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La situazione del fotovoltaico in Sicilia e le nuove iniziative della Regione

Da Siracusa

E’ dell’onorevole Torazzi, capogruppo della Lega Nord in Commissione Attività produttive a Montecitorio, la proposta di federalismo solare presentata lo scorso mese di luglio. Secondo Torazzi “sarebbe opportuno che le modalità di determinazione delle tariffe incentivanti tengano conto della diversa insolazione del territorio, la quale in termini di produzione di energia elettrica da impianti fotovoltaici favorisce il Sud, più soleggiato, rispetto al Nord, fermo restando il costo dell’investimento; l’insolazione è molto diversa sul territorio nazionale, tanto che a parità di impianto, rispetto alla Lombardia in Sicilia gli incentivi sono più alti di circa il 40 per cento mentre in Puglia del 30 per cento; la differente insolazione del territorio si ripercuote nel tempo di ritorno del capitale investito; mentre nell’Italia settentrionale i tempi di rientro degli investimenti sono stimabili tra gli undici e i tredici anni, nell’Italia meridionale gli stessi si riducono tra i sette e i nove anni”.

Peccato però che nell’Isola sia stato autorizzato, ad oggi, solo un terzo degli impianti costruiti in Lombardia. Tra le grandi regioni italiane la Sicilia è in coda alla classifica. Fino al 2010 ha distribuito incentivi per 34 milioni di euro, a fronte dei 140 della Puglia e dei 71 della stessa Lombardia.

Il treno del fotovoltaico per la Sicilia sembra perso e, in suo soccorso, è intervenuto il Governatore Raffaele Lombardo che, secondo quanto riportato da Repubblica, ha bloccato l’eolico, definendolo “una porcheria” e ha promesso subito cinquemila impianti, soprattutto in agricoltura, settore a lui caro. “Sul fotovoltaico”,  il Governatore Lombardo ha dichiarato di: “di aver fatto chiarezza e di aver liberato un assessorato da ritardi storici. Prima di autorizzava solo l’eolico che è una grandissimi porcheria perché è tutto in mano a grandi gruppi non siciliani che portano altrove l’utile infestando le nostre campagne e il nostro paesaggio. Stiamo vautando un protocollo per realizzare 5000 impianti già finanziati, al di sotto dei 200 kilowatt che staranno su dei capannoni che saranno utilizzati per stivare i prodotti o gli attrezzi agricoli”. “Questo – ha concluso Lombardo – porterà l’impresa agricola ad essere più produttiva incentivando ulteriormente la coltivazione dei campi”. L’Assessore all’Energia, Giosuè Marino ha infine rassicurato che: “da gennaio ad oggi si è proceduto ad emettere decretivi autorizzativi per un numero già superiore al 50% di quanto è stato fatto nel 2010. Negli ultimi sei mesi sono stati firmati circa 300 decreti e il calendario delle conferenze è stato pubblicato sul sito del dipartimento per renderne più trasparente il percorso”.

Sulle infiltrazioni mafiose e sui tempi della burocrazia Lombardo ha aggiunto che: “è forse superfluo ricordare come nel settore energetico vi siano storicamente interessi forti della criminalità organizzata e possibili fenomeni corruttivi. E’ per questo che una maggiore attenzione ai grandi progetti e una forte attività tesa a rendere trasparente e certo il procedimento amministrativo non possono che essere un valido strumento di contrasto a fenomeni criminali”.