Dopo il recente fallimento di Solyndra, l’azienda californiana produttrice di pannelli solari che ha lasciato in eredità allo Stato un buco da 500 milioni di dollari e 1100 posti di lavoro persi, il presidente Obama prova a rilanciare lo sviluppo verde del paese coinvolgendo l’esercito USA.
Solo nel giugno di quest’anno da Freemont, in California, dove ha sede Solyndra, si parlava di raddoppiare il fatturato e oggi, il crac. Poichè tutto il mondo è paese altre due aziende americane, Evergreen Solar e Spectrawatt, hanno depositato i libri in Tribunale.
Dalla Casa bianca intanto annunciano “di voler continuare a credere che la corsa agli impieghi nell’energia pulita è una corsa che l’America può e sta per vincere. Il Dipartimento dell’Energia continuerà a finanziare altre aziende in un lavoro che dovrebbe creare migliaia di nuovi posti di lavoro”.
E poichè l’America è il paese dove le promesse si mantengono il Dipartimento USA della difesa ha appena firmato un contratto da un miliardo di dollari con l’americana SolarCity, colosso del solare, per l’installazione di pannelli su circa 160 mila alloggi di 124 basi militari. La produzione dovrebbe raggiungere i 371 megawatt e creerà 750 posti di lavoro in cinque anni.
Il progetto prevede anche di coinvolgere i veterani dell’esercito e le loro famiglie nell’installazione e manutenzione dei pannelli ed è il primo investimento degli oltre 7 miliardi che l’United States Army prevede per i prossimi dieci anni. E’ stato infatti istituito l’Energy Initiative Office, struttura dedicata allo sviluppo di iniziative su larga scala nel comparto eolico e solare, in collaborazione con il settore privato.
510 milioni di dollari saranno invece investiti, insieme al Dipartimento di Stato per l’Agricoltura, in progetti per lo sviluppo dei biocarburanti.
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