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La Corte dei Conti Europea boccia l’Italia per aver speso male i fondi 2000-2013 per il risparmio energetico degli edifici. Spesi 874 milioni di euro

Italia sprecona nell’utilizzo dell’energia. Distratta dell’utilizzo degli incentivi comunitari, che nella maggior parte dei casi rimangono lì, per mancanza di procedure, di richieste, di progetti. Ma ecco l’imbarazzante novità: quando li chiediamo e li utilizziamo facciamo la figura degli imbroglioni.

Accade per i fondi di coesione che la Ue mette a disposizione dei paesi per incrementare l’efficienza energetica degli edifici pubblici.
Negli ultimi cinque anni abbiamo chiesto 874 milioni di euro. Sono arrivati. E li abbiamo usati in maniera del tutto impropria: non per incrementare l’efficienza degli edifici pubblici, che come rilevano i nostri più importanti centri di ricerca rappresentano la principale fonte di spreco energetico del nostro paese (e quindi il più rilevante serbatoio per guadagnare efficienza), ma per finanziare semplici ristrutturazioni o manutenzioni che comunque dovevamo fare.

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