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Il Codacons diffida Enel e il Gestore dei Servizi Energetici e chiede di sigillare i contatori

A seguito del servizio andato in onda su “Striscia la Notizia” , il Codacons ha presentato diffida ufficiale all’Enel e al GSE, Gestore Servizi Energetici per evitare truffe a danno della collettività.

In una nota l’Associazione spiega che “la legislazione italiana prevede incentivi per incrementare la diffusione dell’energia fotovoltaica nel nostro paese. In particolare, l’incentivo in conto energia, che viene corrisposto sulla base della quantità totale di energia elettrica prodotta dall’impianto. L’impianto prevede un contatore che misura la quantità di energia prodotta dall’installazione fotovoltaica e su quella base verrà corrisposto l’incentivo”.

“Ed è proprio intorno a tale incentivo” spiega l’Associazione, “che si verificano truffe a danno della collettività. L’inverter trasforma la corrente solare da continua in “alternata”, in modo da poter essere utilizzata dalle utenze domestiche e la immette nella rete elettrica ENEL. Un secondo contatore dedicato misurerà tale corrente che viene di fatto “venduta all’ente distributore”. Parallelamente esisterà il normale impianto elettrico dell’abitazione che non viene per niente modificato e che, tramite il già esistente contatore, continuerà ad alimentare le varie utenze domestiche”.

“L’impianto fotovoltaico – conclude la nota – così come strutturato, in assenza di una morsettiera piombata che sigilli non solo il contatore ma tutto il percorso dal contatore all’inverter, diventa oggetto di manomissioni volte a prelevare facilmente dal contatore dell’Enel l’elettricità per poi passarla sul contatore del fotovoltaico, aumentando così la produzione e rendendo possibili frodi e truffe a danno della collettività”.

Per tale motivo il Codacons ha presentato formale diffida all’Enel e al Gestore dei Servizi Energetici (GSE) chiedendo di attivarsi al fine di predisporre tutti i necessari controllo sugli impianti, provvedendo alla sigillatura degli stessi attraverso una morsettiera piombata che sigilli non solo il contatore ma tutto il percorso dal contatore all’inverter.

In risposta al servizio di Striscia è intervenuto Valerio Natalizia, presidente di ANIE/GIFI , l’Associazione degli operatori del fotovoltaico, che ha rassicurato gli spettatori sul fatto che i contatori sono provvisti di un dispositivo antifrode che non dovrebbe consentire l’apertura del coperchio, e che inoltre il Gse effettua controlli mensili paragonando la producibilità presunta con la produzione effettiva: se ci fossero scostamenti di grande entità tra questi due valori, partirebbe immediatamente un’ispezione di controllo e in caso di truffa sono previste pene molto severe.

Un altro esempio di green economy de noiantri che, se confermato, non fa ancora una volta onore a tutto il settore e che ha suscitato naturalmente parecchie polemiche. Non ci soffermiamo  su quali sono gli orientamenti politici di Striscia la Notizia verso le rinnovabili e, quale la loro affidabilità nel costruire i servizi televisivi. Quello che è importante è che la credibilità di tutto il settore sta venendo meno e il povero consumatore che decide, di tasca propria di pagarsi un impianto, non sa più quali pesci pigliare nè a chi rivolgersi. E’ necessario a questo punto,  l’intervento di tutti: le Associazioni di categoria, le Associazioni dei consumatori, gli operatori del settore, gli organi di informazione. La green economy non può sempre rimetterci perchè è perenne ostaggio della politica.