Un blog che parla di green economy lontano dalle cronache ufficiali e dai comunicati aziendali. Le storie del mondo green raccontate da un altro punto di vista.

La green cosmetic cresce in Italia e nel mondo

Non solo energie rinnovabili utilizzate per alimentare gli stabilimenti dei produttori di prodotti cosmetici come, ad esempio, quello di Aveda a Minneapolis che utilizza 100% energia eolica ma anche ricerca su prodotti innovativi di nuova generazione. E’ il caso dell’ultimo nato in casa Sephora, Algenist. il siero anti-età  sviluppato da un laboratorio di San Francisco che, durante una ricerca sulle energie rinnovabili ha scoperto l’acido alguronico, un principio attivo derivato da una micro-alga che gli permette di sopravvivere in ambienti ostili.

Green Chemistry, è questo l’approccio scientifico utilizzato, dal 1998, anche nel settore beauty che segue i principi della “chimica compatabile” e che rispetta la biocompatibilità e l’ impatto ambientale, sia dei prodotti sia dei processi. Questo approccio “verde” definito come lo sviluppo di prodotti e cosmetici “nature derived” è definito “approccio” GreenCosmetic”.

Ed è Green Cosmetic il progetto di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale finanziato dalla Regione Lombardia su fondi dell’Unione Europea, nato per sviluppare innovazione di prodotto e di processo nell’industria cosmetica lombarda attraverso lo sviluppo di materiali e formulazioni cosmetiche innovative. Obiettivo di Green Cosmetic è lo sviluppo di prodotti cosmetici mediante nuovi materiali da materie prime naturali con processi a basso impatto ambientale e significativo risparmio energetico. Nuovi colori e iridescenze basati su effetti luminosi mediante polimeri biodegradabili e biocompatibili sono un ulteriore obiettivo del progetto, per realizzare make-up senza pigmenti, capaci di riprodurre effetti luminosi propri replicando superfici e strutture naturali quali ad esempio le ali delle farfalle.

I dati UNIPRO (Associazione Italiana delle Imprese Cosmetiche) evidenziano una controtendenza del comparto cosmetico rispetto gli altri settori industriali. In Italia e nel mondo ha continuato a crescere nonostante la crisi anche se meno degli anni precedenti. In Italia: +0.8% nel 2008, +0.3% nel 2009.

CONSUMATORI INFORMATI

Per  rispondere ai bisogni di un’informazione scientificamente solida e alla portata del consumatore che desidera “saperne di più” UNIPRO ha messo a disposizione il sito www.abc-cosmetici.it liberamente consultabile per migliorare la conoscenza dei prodotti cosmetici ed in particolare gli aspetti di sicurezza e tutela della salute. Una consumatrice/consumatore consapevole deve conoscere bene il prodotto che compra. Gli strumenti per accedere all’informazione sono numerosi ed è la stessa normativa cosmetica a metterli a disposizione del consumatore attento: dalla lista degli ingredienti che ogni prodotto deve riportare in etichetta, alla funzione del prodotto per capire esattamente quale tipologia di cosmetico si andrà ad usare, alle precauzioni d’uso, al PAO, cioè il periodo durante il quale l’uso del cosmetico è sicuro dopo la sua apertura.

PRODOTTI CERTIFICATI

Amo la natura e voglio dimostrarlo. Aumentano del 20% ogni anno le aziende che richiedono e ottengono la certificazione Icea (Istituto per la certificazione etica e ambientale). La certificazione Icea è basata su un sistema di criteri standard, elaborato da un gruppo di produttori e di centri universitari di ricerca con il coordinamento di Icea. Dal 2007 Icea  ha ottenuto l’accreditamento internazionale Iso/Iec 65:1996. I criteri utilizzati escludono, sulla base dei più recenti studi di tossicità, 4.500 sostanze comprese tra le oltre 8.000 che la legge consente di usare nella preparazione dei cosmetici convenzionali. Il rispetto dello standard è basato su ispezioni periodiche delle aziende certificate e su analisi di laboratorio dei prodotti. Questi controlli, in accordo con Ioas (International Organic Accreditation Service) sono più frequenti di quelli cui sono sottoposti i cosmetici convenzionali.

PRODOTTO NATURALE O BIOLOGICO

Nel mare magnum delle aziende che si fregiano di etichette eco-logiche, eco-compatibili o del più generico eco-friendly, va ricordato che naturale non vuol dire necessariamente biologico. In Italia l’ente certificatore che garantisce i consumatori sull’effettiva provenienza biologica del prodotto cosmetico è il CCPB, Consorzio di Certificazione dei Prodotti Biologici. Si tratta di un disciplinare privato basato sul modello del metodo di produzione biologico nel settore alimentare, in riferimento alla normativa europea 2092/91. La prima condizione da soddisfare è quella di garantire formulazioni i cui ingredienti siano costituiti, per almeno il 95%, dalla somma dei componenti naturali e di origine naturale. Si prevedono poi due livelli di certificazione: cosmetico “biologico” contenente almeno il 95% in peso di ingredienti biologici certificati, e cosmetico “con ingredienti biologici” con almeno il 70% in peso di ingredienti biologici certificati. Come riconoscerli? Il consumatore troverà sull’etichetta del prodotto la percentuale degli ingredienti biologici contrassegnati da un asterisco al fine di rendere più trasparenti possibili le informazioni riportate. Sulla confezione, inoltre, deve essere riportata la data di scadenza, il nome dell’organismo di certificazione, il riferimento alle norme del CCPB ed il numero di certificato emesso. Per la certificazione del cosmetico biologico si impongono poi rigorosi standard da rispettare durante il ciclo produttivo, insieme al divieto di utilizzo di ingredienti OGM e una messa al bando l’impiego di numerose sostanze considerate dannose per la salute umana.