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Continua il consolidamente del mercato fotovoltaico; prevista una produzione di 59 GW per il 2012 a fronte di una richiesta di 30 GW


Kaohsiung World Stadium - Taiwan

Dopo gli Stati Uniti e l’Europa, è ora la volta della Cina. Secondo quanto dichiarato da John Lefebvre, presidente delle operazioni americane Suntech Power, nel corso di Intersolar tenutasi a San Francisco, “oltre 50 aziende cinesi del settore fotovoltaico hanno chiuso per fallimento

Secondo Lefebvre, “prosegue così il trend di consolidamento del mercato che vede la scomparsa di produttori cinesi di medie dimensioni mentre i grandi produttori stanno conquistando quote importanti anche a livello mondiale. Cambiamenti che non hanno suscitato grande stupore anche se molte aziende, non quotate in borsa, non hanno mai annunciato la loro chiusura o dichiarato prima le difficoltà dovute alla discesa dei prezzi dei moduli.  Diversamente da quanto sta accadendo in Europa e negli Stati Uniti”

Ad oggi nessuno può prevedere quanti saranno i produttori di energia solare destinati a scomparire a livello mondiale. Vero è che l’eccesso di offerta persisterà anche nei prossimi anni; la GTM Research prevede che la produzione di pannelli solari sarà di 59 GW a fronte di una domanda di 30 GW per il 2012.

Taiwan ha solo la capacità di produrre 10 GW di celle solari.Negli ultimi mesi i produttori di cellulari taiwanesi hanno visto crescere la domanda a seguito dei dazi imposti dal governo americano alle celle solari fabbricate in Cina ed esportate negli Stati Uniti; per aggirare l’ostacolo molte aziende cinesi hanno dichiarato di comprare le celle solari a Taiwan per poi assemblarle nelle loro fabbriche in Cina o altrove. (John Lefebvre, presidente delle operazioni americane Suntech Power)
Nel frattempo non si arrestano i fallimenti. E’ notizia di ieri che la tedesca Centrotherm, produttrice di attrezzature per la produzione di celle e pannelli, ha presentato istanza di fallimento. La scorsa settimana, anche l’americana Solar, produttrice di pannelli in telluro di cadmio, ha dichiarato fallimento.  A causa del crollo di oltre il 50% dei prezzi dei pannelli solari, General Electric  ha abbandonato invece il progetto di costruire una fabbrica di 400 MW per la produzione di telluro di cadmio.

E mentre molte aziende chiudono, altre stanno costruendo nuove linee di produzione particolarmente innovative e ad alta efficienza. Alcune di loro sono delle start up che devono raggiungere una certa scala di produzione per competere e che produranno pannelli a film sottile perchè credono che l’eccesso di offerta sarà una malattia a breve termine. Tra loro, Canadian Solar che sta cercando di costruire uno stabilimento di 700 MW per lanciare una nuova tecnologia con un’efficienza al 19% e che, come ha spiegato Shawn Qu, CEO canadese durante una tavola rotonda a Intersolar, “ci auguriamo di riuscire a fare al più presto”.

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