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Il dato emerge da una recente indagine condotta dall’Osservatorio rinnovabili dell’Abi, dove si è svolto il forum ”Green Energy 2012: nuova energia alle energie rinnovabili

Giuseppe Mussari, presidente AbiRoma, 19 giu. (Adnkronos) – Dal 2007 al 2011 le banche hanno assunto impegni di finanziamento nel comparto della green economy per oltre 20 miliardi di euro. Nonostante la congiuntura economica, il settore e’ stato quello che ha realizzato maggiori investimenti sul territorio. Il dato emerge da una recente indagine condotta dall’Osservatorio rinnovabili dell’Abi, in occasione del Forum ”Green Energy 2012: nuova energia alle energie rinnovabili”.

L’iniziativa, giunta quest’anno alla seconda edizione, e’ stata l’occasione per discutere gli effetti dei nuovi meccanismi di incentivazione per l’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili sulla filiera industriale e sull’operativita’ bancaria di finanziamento degli impianti, alla luce dei nuovi decreti ministeriali che il Governo intende emanare nei prossimi giorni.

Il presidente dell’Abi, Giuseppe Mussari, nel suo intevento di apertura al convegno ha voluto ricordare come le banche siano loro stesse consumatrici di energie e quindi ”hanno tutto l’interesse a porre in atto misure tese a ridurre il consumo energetico”. Anche perche’ nel nostro paese, ha sottolineato Mussari: ”forse, abbiamo installato troppo e trascurato la parte dedicata alla ricerca e all’innovazione”.

 Le banche italiane guardano con particolare favore agli strumenti previsti dai decreti per potenziare la filiera industriale italiana e in particolare gli incentivi per le tecnologie piu’ ”virtuose” che stimolano innovazione, efficienza energetica, e consentono di ottenere benefici in termini di impatto ambientale.I nuovi decreti ministeriali sulle rinnovabili, continua la nota ”rappresentano un compromesso tra diverse esigenze: da un lato, la necessita’ di ridurre l’onere sulla bolletta elettrica degli incentivi alle energie rinnovabili e tenere maggiormente sotto controllo la spesa complessiva; dall’altro, continuare a sviluppare le energie rinnovabili favorendo il raggiungimento degli obiettivi europei al 2020”.

Sugli obiettivi del prossimo ventennio si e’ soffermato anche Guido Bortoni, presidente dell’Autorita’ per l’energia elettica e il gas, che ha affermato: ”la green energy e’ il pilastro per lo sviluppo del comparto energetico ambientale anche oltre il 2020, ma e’ anche uno dei pilastri della strategia energetica con cui dobbiamo lavorare in questa decade”.

In merito alle rinnovabili, Bordoni ha voluto sottilineare come ”la strumentazione incentivante dovrebbe essere messa nelle mani del regolatore, mentre il Governo e il Parlamento dovrebbero fissare obiettivi e traiettorie” aggiungendo che ”il principio di responsabilita’ deve essere ben declinato” e non ricadere esclusivamente sul consumatore.

Sul fronte dell’efficienza energetica, il Fondo Kyoto del Ministero dell’Ambiente, si legge nel comunicato Abi ‘‘puo’ rappresentare una rilevante opportunita’ per stimolare la domanda di innovazione e di efficienza energetica e consentire al nostro Paese di raggiungere gli obiettivi internazionali di riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra”.

Nel 2011 si e’ registrato infatti un forte incremento: secondo le stime piu’ recenti diffuse dal GSE (su dati Terna/GSE), la potenza efficiente lorda nel 2011 ha superato 41.000 MW, pari a una produzione lorda complessiva di oltre 84.000 GWh. Cio’ conferma il trend gia’ manifestatosi nel 2010: gli impianti cosi’ alimentati hanno quasi raggiunto le 160.000 unita’, piu’ del doppio del 2009, con potenza efficiente lorda pari a 30.284 MW e una produzione lorda complessiva di oltre 76.000 GWh.

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